Diagnosi differenziale delle masse del collo

L’inquadramento diagnostico delle masse del collo rappresenta una sfida per il medico in relazione alle numerose possibili cause patologiche ed implicazioni cliniche.
Nell’esaminare un soggetto con una massa al collo la prima considerazione che merita di essere fatta è relativa all’età di insorgenza. Per l’orientamento diagnostico è importante distinguere le masse che insorgono entro i 15 anni di età; fra i 16 e i 40 anni; oltre i 40 anni.
L’incidenza di patologie infiammatorie, congenite o neoplastiche è infatti differente in relazione al fattore anagrafico. Nella prima infanzia e nell’adolescenza la patologia infiammatoria è più frequente di quella congenita (o di così detto sviluppo) e ancora più frequente di quella neoplastica. Questo rapporto si inverte con l’aumentare dell’età del paziente, potendo affermare che nell’età adulta si dovrebbe considerare con maggior attenzione la possibilità che una massa del collo possa essere di origine neoplastica.

La seconda considerazione è relativa alla sede di origine della massa. Ad esempio le masse congenite del collo hanno una localizzazione costante. Allo stesso tempo in presenza di una massa metastatica la sede di localizzazione orienta sulla sede della primitività del tumore.
Oltre all’esame clinico, che è il primo passo fondamentale per orientare la diagnosi, la medicina e la tecnologia applicata alla medicina consentono una sempre maggiore accuratezza diagnostica.

Strumenti come la TC-PET ad esempio possono essere di grande aiuto nella differenziazione di masse tumorali da modificazioni tissutali secondarie a trattamenti radianti. La RMN con la sua elevatissima definizione anatomica consente di valutare con precisione i rapporti di una massa neoplastica con le strutture circostanti, rendendosi indispensabile per il corretto planning chirurgico.

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