Dott. Alessandro Pizzocaro

Andrologia

I farmaci per curare l’impotenza fanno bene al cuore!

La scoperta di farmaci orali efficaci e sicuri per trattare la disfunzione erettile (sildenafil ossia “Viagra”, tadalafil “Cialis” e vardenafil “Levitra”) ha rivoluzionato l’andrologia permettendo a molti uomini di venire allo scoperto per risolvere un problema da sempre sottostimato (lo dimostra la progressiva crescita di richieste di visita andrologica).

I principi attivi contenuti in queste molecole sono inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE5i) che vanno a inibire un enzima che distrugge una molecola (GMPc) prodotta a livello della muscolatura liscia vascolare sotto lo stimolo dell’ossido nitrico (potente vasodilatatore rilasciato dalle terminazioni nervose durante lo stimolo sessuale). Questi farmaci agiscono prevalentemente a livello del pene e del polmone. Andando a bloccare questi enzimi, perpetuano la concentrazione di GMPc nelle cellule muscolari dell’organo maschile che si rilassano e provocano quindi, per vasodilatazione delle arterie del pene, l’erezione. Tutti e 3 i farmaci sono molto efficaci (in oltre il 70-80%) dei pazienti e innocui in quanto danno effetti collaterali in meno del 10% dei pazienti (mal di testa, rossore al volto, bruciore allo stomaco, mialgie e dolori alla schiena ) che non mettono in pericolo la salute del paziente e spesso si riducono con il tempo durante l’assunzione del farmaco. La differenza tra i tre farmaci sta unicamente nel tempo di assorbimento e nella durata dell’effetto.

Tuttavia perché la stampa ha demonizzato l’utilizzo di tali farmaci sostenendo che sono pericolosi in quanto fanno male al cuore?

L’inghippo risale proprio alla nascita del Viagra nel 1998: sildenafil fu scoperto durante test clinici effettuati nello sviluppo di un farmaco per curare l’angina pectoris, in quanto la molecola agisce potenziando l’effetto vasodilatatorio dei farmaci “nitroderivati” (come Trinitrina e Carvasin) che si utilizzano in caso di dolore cardiaco. Durante la sperimentazione si è scoperto tuttavia che questo farmaco agiva prevalentemente a livello penieno potenziando le erezioni. Da lì pertanto il farmaco è diventato di comune utilizzo per la disfunzione erettile. Da questa molecola sono nate poi le due “figlie”, tadalafil e vardenafil.

La ricerca è quindi progredita dimostrando che i tre farmaci avevano un effetto vasodilatatorio anche a livello del circolo arterioso polmonare riducendo quindi il sovraccarico cardiaco: Viagra e Cialis, sotto altro nome “commerciale” hanno quindi trovato una ulteriore indicazione terapeutica nell’ipertensione polmonare e nello scompenso cardiaco destro. Studi successivi hanno dimostrato che l’utilizzo cronico dei PDE5i può addirittura migliorare la funzione vasodilatatoria dell’endotelio (che è la cellula che ricopre le pareti dei vasi).

Si può pertanto affermare che questi farmaci “facciano bene” al cuore.

Tuttavia in un unico caso PDE5i possono essere pericolosi: se somministrati senza controllo medico, qualora il paziente sia cardiopatico a rischio di angina in terapia con farmaci nitroderivati.

La combinazione di questi trattamenti può causare infatti un calo nella pressione del sangue, sino al collasso.

 

In conclusione i 3 farmaci sono efficaci nel curare la disfunzione erettile, sicuri e possono essere assunti senza alcun rischio, purchè sotto controllo ed indicazione medica.